Parlare di vantaggi e svantaggi del motore elettrico comporta anche una breve riflessione sui motivi della crescente diffusione delle auto a motore elettrico. Infatti, allo scopo di raggiungere l’obiettivo della cosiddetta neutralità climatica entro il 2050, di recente il Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione secondo cui, a partire dal 2035, tutte le auto nuove vendute sul mercato dovranno avere emissioni di CO2 pari a zero, quindi non averne affatto.
Tutto farebbe pensare, quindi, a un repentino aumento di auto elettriche in circolazione. Ma, a quanto pare, non è ancora così dato che, oltre a una serie di indiscutibili vantaggi le auto a motore elettrico comportano anche alcuni svantaggi che, in un modo o nell’altro, tengono ancora in scacco il mercato.
Nei prossimi paragrafi, cercheremo quindi di spiegare il bello e il brutto dell’elettrico.
Motore elettrico: com’è fatto e in cosa si distingue rispetto a quello a combustione interna
Il motore elettrico è composto da tre elementi:
- Lo statore: la parte fissa costituita da un cilindro cavo fatto di bobine di filo di ram);
- Il rotore: il cilindro pieno messo in movimento dalla corrente che attraversa lo statore e crea un campo magnetico;
- L’involucro esterno.
Direttamente collegate al motore, anche altre parti dell’auto elettrica sono fondamentali per il suo funzionamento, come trasmissione, batterie e inverter (che trasforma la corrente prodotta dalle batterie per azionare il motore).
Già da questa prima, generica descrizione si intravede un vantaggio del motore elettrico: rispetto a quello a combustione interna, infatti, il propulsore elettrico è decisamente più semplice da un punto di vista meccanico e richiede, di conseguenza, un livello inferiore di manutenzione e di relative spese. Va inoltre ricordato che la ridotta complessità della meccanica del motore comporta anche una sua durata maggiore.
Parlando, invece, di potenza, entrambi i tipi di motore esprimono la loro potenza in kilowatt, anche se per il motore a combustione interna si parla più spesso di cilindrata, ovvero del volume totale dei cilindri del motore che indica la quantità di aria, espressa in cm3, che il motore è in grado di aspirare. Tuttavia, a parità di potenza, espressa in un modo o nell’altro, un’auto a motore elettrico offre un ulteriore vantaggio: la trasmissione della potenza che arriva direttamente alle ruote rende la coppia motrice, quindi la spinta, più alta rispetto al corrispettivo termico e quindi il veicolo risulta più performante.
In ultimo, rispetto al motore a combustione interna che viene alimentato a benzina o a diesel, quello elettrico funziona invece grazie a una batteria elettrica. Ciò comporta numerosi vantaggi, tra i quali evidenziamo:
- Eliminazione delle emissioni nocive di CO2 con conseguente impatto ambientale più sostenibile;
- Abbassamento dei costi di rifornimento che, nel caso del carburante, sono diventati molto più elevati rispetto a quelli per la ricarica energetica della batteria;
- Rendimento del motore: nel motore termico a carburante il rendimento è pari al 40%. Ciò significa che il motore trasforma meno della metà dell’energia consumata in movimento. Al contrario, il rendimento motore elettrico supera il 90%.
- Azzeramento del rischio di usare carburante sbagliato che, non di rado, comporta conseguenze estremamente dannose per il mezzo e assai onerose per chi lo possiede.
Altri vantaggi, ma anche svantaggi, del motore elettrico
Nel paragrafo precedente abbiamo già evidenziato alcuni aspetti rilevanti che giocano a favore del motore elettrico. Tra essi, il ridotto impatto sull’ambiente ha un ruolo trainante rispetto a tutti gli altri, soprattutto alla luce degli obiettivi europei di cui sopra. Sempre in tema di inquinamento, anche quello acustico viene in gran parte ridotto grazie alle auto a motore elettrico che, come noto, sono estremamente silenziose, anche se non del tutto. In realtà, infatti, il motore elettrico emette un leggero sibilo che è comunque molto meno rumoroso rispetto alle auto a combustione interna e che migliora notevolmente il comfort acustico sia per chi è dentro al veicolo, che per chi si trova nelle sue vicinanze.
A tale proposito, però, l’auto elettrica rischia di essere fin troppo silenziosa, e addirittura pericolosa, soprattutto quando i pedoni in attraversamento non la sentono arrivare. In alcuni casi, infatti, si sta valutando di dotare i veicoli elettrici di segnali acustici allo scopo di avvisare pedoni e ciclisti del suo arrivo, limitando in questo modo quello che alcuni considerano essere, a tutti gli effetti, un aspetto negativo dell’auto elettrica. A essi, si uniscono anche coloro che preferiscono sentire il rombo che esprime grinta e potenza del mezzo, e per i quali la silenziosità rientra tra gli svantaggi del motore elettrico, auto e moto incluse.
Ritornando ai vantaggi, ricordiamo anche quelli di tipo economico e amministrativo:
- Tassa di circolazione, altrimenti nota come bollo auto: chi possiede un’auto a motore elettrico è esente dal pagamento del bollo per i primi 5 anni dall’acquisto e, in seguito, paga un importo inferiore, anche fino al 75%, rispetto alle auto a motore termico;
- Zone a traffico limitato: tutte le auto elettriche possono accedere liberamente alle ZTL, facendo preventiva richiesta alle autorità competenti e, in molte città, possono usufruire della sosta gratuita o scontata in appositi spazi attrezzati per la ricarica elettrica dei veicoli;
- L’acquisto di auto nuove a motore elettrico viene incentivato da ecobonus erogati in misura proporzionale al livello di sostenibilità ecologica del veicolo.
Restando in ambito economico, bisogna evidenziare anche uno degli svantaggi del motore elettrico che ne rallenta in modo particolare la diffusione, ovvero il suo costo. Va detto, infatti, che al netto di incentivi e benefici vari che contribuiscono a una riduzione delle spese nel medio-lungo termine, il costo per un’auto elettrica resta invece, nell’immediato, in media superiore rispetto a quello di una vettura tradizionale.
Considerata la grave crisi economica che imperversa a livello mondiale, sono quindi ancora molte le persone che preferiscono continuare a utilizzare il più a lungo possibile il loro attuale veicolo a combustione interna optando, magari, per un motore rigenerato, anziché acquistarne uno nuovo. In questo modo, anche senza comprare un’auto a motore elettrico, è comunque possibile godere di vantaggi sia economici che ambientali che riducono, anche se in maniera diversa, la distanza tra gli obiettivi globali e le esigenze individuali.
Concludiamo l’elenco di vantaggi e svantaggi del motore elettrico evidenziando altri due aspetti pratici che rendono le auto elettriche ancora piuttosto appetibili agli occhi dei consumatori: da una parte, il tempo necessario per ricaricare l’auto dalle colonnine elettriche, che si aggira attorno ai 20 minuti e, dall’altra, l’autonomia di viaggio che, per ora, non supera i 200 km e rende i lunghi tratti autostradali ancora difficili da affrontare.
Cosa farà chi non avrà un’auto a motore elettrico?
Viste le premesse, viene spontaneo chiedersi cosa ne sarà un domani, di tutte le auto a combustione interna che oggi sono in circolazione. In realtà, la scadenza del 2035 copre in tutta tranquillità la media della durata di un’auto a motore termico e, man mano che ne verrà cessata la produzione a favore di quelle elettriche, sia il mercato dell’usato che quello del rigenerato diventeranno probabilmente le uniche fonti di approvvigionamento di pezzi di ricambio.
Pertanto, in linea con le scadenze europee, sarà possibile posticipare la totale conversione all’elettrico fino a quando i pezzi di ricambio saranno reperibili e i veicoli a motore termico riusciranno a garantire una buona prestazione e, soprattutto, un ridotto impatto ambientale.
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