Le differenze tra motore rigenerato e usato sono moltissime, ma non chiare a tutti.
Nonostante i continui progressi della ricerca nel settore automotive, nessuna tecnologia e nessun componente delle nostre auto è destinato a durare in eterno, specialmente se parliamo di parti sottoposte a costante utilizzo e usura come il motore.
Col passare del tempo, le prestazioni del nostro propulsore diminuiscono, aumentando di conseguenza i consumi di carburante e di olio, e l’usura appunto può portare gradualmente a rumori insoliti, piccoli guasti o malfunzionamenti.
Eppure, nessuna di queste situazioni ci mette tanto in difficoltà come quando il nostro meccanico di fiducia, scuotendo la testa, ci dice che l’unica soluzione per rimettere l’auto su strada è la sostituzione del motore.
Se ci troviamo in questa condizione poco piacevole, dovremmo iniziare a guardarci intorno e valutare quale soluzione scegliere.
Tipicamente, le opzioni che vengono in mente sono due:
- rivolgerci alla casa madre, ritirando un motore nuovo di fabbrica, preventivando però tempi d’attesa lunghi e incerti, e sostenendo una spesa non indifferente;
- cercare un motore usato presso un autodemolitore, col rischio di acquistare un motore non adatto o, peggio, guasto quanto il nostro.
Da qualche tempo però, c’è un’alternativa più che valida, dal costo minore rispetto a un vettore nuovo di fabbrica e decisamente molto più affidabile di un motore usato trovato da uno sfasciacarrozze.
Stiamo parlando, ovviamente, del motore ricondizionato.
Motore ricondizionato o usato: quale scegliere?
Analizzando le tre alternative a cui abbiamo accennato, possiamo vedere come tutte abbiano dei punti di forza e alcuni punti deboli.
1. Il motore nuovo e i costi elevati
Puntare su un motore nuovo è la scelta che a prima vista ci dà maggiore sicurezza: parliamo pur sempre di un motore prodotto dalla casa madre, nuovo in ogni sua componente, certificato e che quindi, dal punto di vista dell’affidabilità, ci dà sicurezza. Ma a quale prezzo e con quali condizioni?
Già, perché ritirare un motore nuovo di fabbrica significa in poche parole acquistare il pezzo di ricambio più costoso che ci sia: per assicurarci un nuovo vettore dobbiamo essere disposti a sborsare una somma non indifferente. Inoltre, i tempi di attesa e di consegna possono andare anche oltre il mese, con tutti i disagi che ne conseguono.
2. Il motore usato e i rischi legati alla storia dell’auto
L’alternativa più economica potrebbe essere recarci fisicamente da un autodemolitore, mettendoci alla ricerca di un motore usato che faccia al caso nostro. Questa opzione però potrebbe rivelarsi insidiosa e non priva di rischi.
Gli autodemolitori infatti acquistano o rilevano auto incidentate, destinate alla rottamazione o da radiare dall’albo della motorizzazione, non conoscendone però la storia dell’auto.
Nel caso in cui l’auto ricevuta sia ancora funzionante, il personale provvede ad accenderla e a valutare lo stato di salute del motore e degli altri componenti. Se dopo le dovute verifiche, non dovessero essere visibili gravi perdite di olio o guasti evidenti, solo allora l’autodemolitore separa il motore dal resto dell’auto e lo mette in vendita.
Se però l’auto arriva gravemente incidentata, o per qualsiasi motivo non è possibile verificare l’effettivo funzionamento del motore, l’autodemolitore potrebbe sostanzialmente fidarsi della sua esperienza per stabilire se il motore abbia subito danni più o meno gravi o se è ancora in grado di funzionare senza problemi.
In generale, questo genere di motore usato ha un costo notevolmente inferiore rispetto a quello di un motore nuovo di fabbrica, ma a quale prezzo?
Nelle situazioni che abbiamo ipotizzato infatti, il motore non viene aperto, lo stato di salute e di usura dei suoi componenti non viene verificato e non abbiamo alcun tipo di garanzia da parte di chi ce lo vende. Va da sé che, scegliendo di acquistare questo genere di motore usato, ci stiamo accollando il rischio, nemmeno tanto remoto, di sostituire il nostro motore guasto con uno che avrà vita breve.
Inoltre, difficilmente si riesce a trovare un motore usato adatto alle nostre esigenze alla prima occasione, il che si traduce in numerosi viaggi per recarci personalmente da più autodemolitori, con un conseguente spreco di tempo.
3. Il motore rigenerato per un risparmio di tempo e denaro
Estremamente diverso è il discorso che possiamo fare invece sul motore rigenerato: anche se proveniente da auto incidentate o destinate alla radiazione, questo genere di vettori viene accuratamente smontato, ripulito, ogni sua componente esaminata e, nel caso, sostituita con ricambi nuovi. Anche i cilindri inoltre vengono rettificati per riportarli alle condizioni di un motore nuovo.
Successivamente, la parte esterna viene completamente lucidata e rimessa a nuovo, regalandoci un effetto estetico pari al nuovo, e vengono effettuate prove dinamiche alla testata e al monoblocco, assicurando e garantendo la piena funzionalità del vettore.
Infine, il motore rigenerato attraverso questa serie di passaggi altamente tecnologici, ottiene una garanzia pari a quella di un motore nuovo e che non possiamo avere con un motore usato trovato da un autodemolitore.
Per questi motivi, in caso di necessità, meccanici e auto-riparatori propongono la sostituzione del motore con uno ricondizionato, che garantisce prestazioni pari al nuovo, è coperto da garanzia e soprattutto rappresenta un gran risparmio in termini di tempo e di denaro.
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