La storia dell’automobile come mezzo di trasporto inizia nel 1886 con la Patent Motorwagen, ideata da Karl Benz.
Un’invenzione che ha radici più lontane nel tempo, a partire dalla rivoluzione industriale della seconda metà del 700, nella ricerca, nell’ideazione di diversi prototipi e che nasce dalla necessità di muoversi in maniera indipendente, senza il traino di cavalli o altri animali.
L’automobile come la conosciamo oggi arriverà solo nel Novecento, ma i primi tentativi di ideazione di una “carrozza senza cavalli” possono essere ricondotti già alla fine del 1700.
Si tratta di un’invenzione che ha rivoluzionato completamente il modo di intendere il trasporto e gli spostamenti su strada e, per questo motivo, merita un approfondimento dedicato.
I primi esperimenti: le vetture a vapore
Il carro di Cugnot può essere considerato come il primo tentativo di realizzare un mezzo di trasporto indipendente, non trainato da animali o mosso dal vento.
Si tratta di un triciclo azionato da un motore a vapore a due cilindri in linea di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 64.000 cm³, progettato nel 1769 e perfezionato nel 1771.
La lentezza, la difficoltà di frenata e di sterzata, non lo rendevano però una valida alternativa alle carrozze trainate da cavalli.
Alla fine dell’800 diversi costruttori, soprattutto francesi, tentarono di realizzare veicoli a motore: si trattava, però, sempre di veicoli a vapore, molto ingombranti e difficili da manovrare.
La prima autovettura a vapore moderna prodotta per fini commerciali, e quindi in grado di circolare lungo le strade, fu realizzata da Thomas Rickett a Buckingham, Inghilterra, nel 1858.
Sulle auto a vapore dell’inizio del XX secolo la caldaia rappresentava il componente più pesante della vettura. Anche le grandi ventole di raffreddamento associate al propulsore a vapore pesavano più del cambio e della frizione delle auto con motore a combustione interna.
Queste caratteristiche rendevano le vetture a vapore, di norma, molto pesanti e la loro conduzione richiedeva molta attenzione da parte del guidatore.
La prima macchina della storia: un’invenzione di Karl Benz
La prima auto della storia è stata inventata da Karl Benz, il suo brevetto viene fatto risalire al 1886 e si chiamava Patent Motorwagen.
L’ingegnere sognava di realizzare un veicolo per il trasporto di persone che non avesse bisogno del traino dei cavalli e che fosse più leggero e maneggevole dei veicoli a vapore già esistenti sul mercato.
Karl Benz riuscì a costruire il primo prototipo di automobile con motore a scoppio, un risultato ottenuto dopo anni di lungo lavoro da parte sua ma anche dei suoi predecessori.
Per dare alla luce questa prima automobile, infatti, dobbiamo pensare a un’invenzione senza la quale Benz non sarebbe riuscito a portare a compimento la sua impresa: la realizzazione del primo motore a combustione interna a quattro tempi nel 1876.
Il cuore della vettura è un motore a un cilindro orizzontale con una cilindrata di 577 cc e una potenza di 3⁄4 di CV a 400 giri/min. La struttura è formata da un telaio di tubi in acciaio, ruote a raggi metallici e sospensioni a balestra. I freni erano molto simili a quelli al tempo utilizzati per le carrozze e i cavalli e la trasmissione è a cinghia e catene.
L’alimentazione era affidata a un carburatore dotato di una vaschetta contenente il carburante: veniva utilizzata la ligroina, una sorta di benzina leggera, facilmente vaporizzabile che all’epoca del debutto era reperibile solo presso alcune farmacie.
Lo sterzo era a barra: una particolarità stava nel volano, che era in posizione orizzontale anziché verticale. Karl Benz temeva che tale soluzione potesse compromettere la stabilità della vettura. Gli esemplari successivi, però, montarono il volano verticale.
Su nessun mezzo di trasporto, fino a quel momento, erano stati impiegati contemporaneamente un carburatore, un sistema di raffreddamento ad acqua, un sistema di accensione elettrica, un sistema di sterzatura e persino un telaio di tipo tubolare. Per questo motivo, la Patent Motorwagen viene riconosciuta come la prima, vera automobile nella storia dei trasporti.
Il successo arrivò solo due anni dopo la sua ideazione, nel 1888, rivoluzionando il mercato dei trasporti di tutto il mondo.
L’automobile, soprannominata anche Velociped, stentava a trovare successo e clienti, a causa della mancanza di un vero e proprio serbatoio e di diversi dubbi sulla sua affidabilità sulla lunga distanza.
Fu un’intuizione di Bertha Benz, la moglie di Karl, a dare la visibilità necessaria al prototipo: la donna, infatti, utilizzò l’auto per andare a trovare i genitori, percorrendo circa 90 km in compagnia dei figli, per poi fare ritorno nella cittadina di Mannheim, in Germania, dove viveva.
La notizia si diffuse ben presto nell’intero Paese contribuendo alla diffusione della notorietà del nuovo mezzo di trasporto.
Gli esemplari successivi furono via via perfezionati e la produzione della Patent Motorwagen cessò nel 1894.