Hai mai sentito parlare di gasolio congelato?
Probabilmente se abiti in una zona dell’Italia in cui le temperature invernali sono particolarmente rigide, questo argomento non ti è nuovo, ma per gran parte degli automobilisti, quello del gasolio congelato è un problema quasi sconosciuto.
Insieme all’inverno arriva anche il rischio di danni alla nostra auto causati dal freddo. L’abbassamento delle temperature infatti può esporre il nostro mezzo a shock termici che causano danneggiamenti anche seri ai vari componenti.
Sappiamo tutti che il freddo può danneggiare e indebolire la batteria dell’auto, e per questo motivo è importante fare attenzione alla sua manutenzione e alla sua ricarica, soprattutto nel periodo invernale.
Le basse temperature possono anche causare danni agli pneumatici, sia in termini di maggiore usura che di possibili forature. Con il freddo infatti la gomma si indurisce, e può diventare più fragile.
Inoltre, le gelate possono causare la formazione di ghiaccio sui pneumatici, diminuendone l’aderenza con la strada e rendendo la nostra guida meno sicura.
Il freddo però causa anche un inconveniente meno noto ma altrettanto pericoloso per la salute della nostra auto: parliamo appunto del congelamento del gasolio.
Perché il gasolio si congela?
Il gasolio congelato è un problema che può colpire chiunque possegga un mezzo con motore alimentato a diesel, e che quindi abbia a che fare con il consumo di questo tipo carburante.
Il basso numero di giorni di sole, il freddo intenso o anche il deposito di ghiaccio nel serbatoio sono tutte cause che possono avviare il processo di congelamento del gasolio, che si innesca quando il carburante viene raffreddato fino al suo punto di intorbidamento, ovvero quando perde di limpidezza.
In presenza di un freddo estremamente rigido infatti, alcuni componenti chimici che compongono il gasolio iniziano a comportarsi in maniera anomala: stiamo parlando delle paraffine normali che, a temperature inferiori a 0 °C, iniziano a separarsi dalla cera del carburante.
Solidificandosi, le paraffine danno luogo a minuscoli cristalli di ghiaccio. Questi, essendo più pesanti del gasolio, vanno generalmente a depositarsi sul fondo del serbatoio, dove è presente il filtro, creando un vero e proprio tappo che impedisce il regolare afflusso del gasolio.
Questo problema si verifica quindi in prossimità delle tubazioni, e può portare anche all’impossibilità di avviare normalmente il motore: se infatti il filtro risulta essere troppo intasato, l’unico rimedio possibile è quello di smontare il filtro del gasolio.
Per ovviare a questo problema, in base alla zona del nostro Paese in cui ci troviamo, possiamo trovare in commercio il “Gasolio Standard” oppure il “Gasolio Alpino“.
La differenza sostanziale tra i due tipi di carburante sta proprio nella differente temperatura in cui si innesca il processo di intorbidimento: se di regola infatti il gasolio “Standard” inizia a ghiacciare a -12°C, per quello “Alpino” è necessario arrivare almeno -20°C.
Quali danni può causare il gasolio congelato?
Di solito, il gasolio congelato inizia a diventare un problema quando, con l’avanzare dell’intorbidimento, la sua consistenza cambia, diventando molto viscoso, e questo rende difficile avviare il motore.
Il carburante quindi non è più in grado di bruciare completamente e si potrebbero formare anche delle particelle solide che si depositano sulle pareti del motore.
Se non individuiamo per tempo il problema, nel tentativo di accendere la nostra auto potremmo rischiare di bloccare il motore, causando problemi anche importanti, come la rottura del pistone.
Questo perché, come abbiamo detto, il carburante solidificandosi va a ostruire il filtro del carburante e le linee di alimentazione, causando un’interruzione del flusso di carburante.
Infine, il gasolio che gela può portare alla formazione di condensa all’interno del serbatoio, che può contaminare il carburante e causare ulteriori problemi.
Prevenire il gasolio ghiacciato
Abbiamo visto dunque che, nel caso in cui il nostro diesel dovesse essere ghiacciato, spesso l’unica cosa da fare è rivolgerci al nostro meccanico, che si occuperà di smontare il filtro e ripulirlo, eliminando anche il carburante ghiacciato all’interno del serbatoio.
La miglior cura però è sempre la prevenzione, e anche questo caso non fa differenza. Il gasolio congelato infatti può essere facilmente evitato prendendo alcune semplici precauzioni.
Prima di tutto, per evitare di ritrovarci con il serbatoio pieno di gasolio congelato, è importante assicurarsi che questo sia ben sigillato, per evitare che acqua e umidità possano entrarvi.
In secondo luogo, è fondamentale mantenere il veicolo in un luogo asciutto e riparato dal vento freddo, che sferzando la nostra auto può far precipitare la temperatura dei componenti.
Inoltre, è importante assicurarsi che il carburante sia di buona qualità e sempre fresco: se il gasolio supera i 90 giorni infatti, sarebbe consigliabile sostituirlo.
Se però abbiamo appena fatto il pieno di gasolio, e non vogliamo che la spesa vada persa, la soluzione più semplice e funzionale è quella di aggiungere al serbatoio un additivo diesel invernale.
Ne esistono di molti tipi, per questo motivo è bene informarsi dal nostro benzinaio o da un ricambista per farci consigliare il prodotto più adatto al nostro veicolo.
Una volta versato l’additivo più indicato all’interno del nostro serbatoio, è buona regola guidare almeno per 10-15 minuti, in maniera tale che l’additivo riesca a circolare in tutto il circuito di alimentazione e anche nel filtro.
Diffida invece del vecchio “rimedio della nonna” di aggiungere della benzina nel nostro gasolio: questo metodo andava bene per i vecchi motori diesel, ma è assolutamente da evitare con i motori di nuova generazione, perché potrebbe arrecare danni anche piuttosto seri.
Infine, il modo più facile per prevenire il diesel ghiacciato sarebbe quello di utilizzare un carburante più resistente alle basse temperature.
In genere anche il nostro benzinaio di fiducia deve fronteggiare lo stesso problema, considerando che le cisterne sono interrate e quindi esposte a temperature ancora più rigide e a un tasso di umidità non indifferente. Ecco perché in molte zone d’Italia, dove la temperatura scende stabilmente sotto i 0°C, il gasolio invernale o “Alpino” è venduto al posto di quello standard.