Ogni automobile ha un cuore che pulsa sotto al cofano. Che si tratti di un SUV, di un’utilitaria o di una berlina, il motore di qualsiasi auto rappresenta la sua vera essenza, la sua personalità.
Per continuare a “pulsare” regolarmente, questo organo fondamentale di ogni automezzo ha bisogno di attenzioni e cure: col passare del tempo e dei chilometri, necessita anche di revisioni regolari, utili a garantirne e prolungarne il giusto funzionamento.
Ovviamente, in base alle distanze percorse e all’utilizzo che se ne fa, col tempo il “cuore” di qualsiasi automobile può iniziare ad accusare qualche piccolo problema.
Se trascurate o non riconosciute, queste piccole avarie possono generare guasti ben peggiori, che spesso hanno bisogno di un intervento del nostro meccanico di fiducia per essere risolti. In alcuni casi, neanche tanto rari, potremmo anche essere costretti a sostituire alcune parti del nostro motore.
Quando il guaio è serio però, la sostituzione di alcuni componenti potrebbe non essere sufficiente a dare nuova vita alla nostra auto: è necessario rimpiazzare l’intero motore, a fronte di un costo non indifferente.
In questi casi le alternative sono principalmente due:
- far smontare il motore in avaria per sostituirlo con uno nuovo proveniente dalla casa madre;
- orientarsi su un motore rigenerato.
Motori rigenerati: un processo che ha origini nel passato
Quando parliamo di motore rigenerato intendiamo dunque motori già usati che vengono rimessi a nuovo, attraverso un lungo processo di pulizia e, se necessario, anche mediante la sostituzione di vecchi componenti usurati o guasti.
Alla fine di questo processo, il nostro motore rigenerato avrà l’affidabilità, l’efficienza e anche l’aspetto estetico di un motore appena uscito dalla fabbrica.
Già durante il secondo dopoguerra, dove scarseggiava praticamente di tutto, le case automobilistiche dell’epoca (su tutti la Skoda) avviarono diversi programmi di recupero e rigenerazione dei motori esistenti.
L’effettiva convenienza in termini di risparmio di tempo, soldi e materie prime, ha sostenuto il mercato del motore rigenerato quasi fino all’avvento degli anni 2000.
A partire da questo periodo e negli anni a venire, infatti, il relativo abbassamento dei costi di produzione delle auto nuove, le campagne di contributo alla rottamazione e le nuove possibilità di incentivo offerte dai concessionari, hanno messo in crisi il mercato del motore rigenerato.
In generale, i proprietari di auto sono stati sempre più propensi a non spendere per il recupero della loro autovettura guasta, preferendo invece l’acquisto di un mezzo nuovo di fabbrica.
Di recente, il mercato del motore rigenerato sta trovando nuovamente spazio, tornando a recitare un ruolo importante nel settore automotive.
Diversi fattori concomitanti, non ultima la pandemia di Covid-19, hanno fatto riscoprire al pubblico e agli operatori del settore la convenienza e i vantaggi del motore rigenerato.
In un periodo delicato come quello attuale, dove la pandemia ha fortemente rallentato sia la fornitura di componenti che la costruzione di nuove auto, facendo automaticamente levitare anche i prezzi delle auto usate, gli automobilisti hanno cercato dove possibile di riparare il proprio mezzo piuttosto che sostituirlo.
E dunque, nei casi in cui la risoluzione del guasto necessita della sostituzione dell’intero vettore, i proprietari di auto possono ricorrere all’acquisto di un motore rigenerato, perfettamente funzionante e garantito come fosse nuovo.
Garanzia di efficienza e convenienza, con un occhio all’ambiente
Ma quali sono i motivi per cui dovremmo scegliere un motore ricondizionato al posto di uno proveniente dalla casa madre? Le ragioni sono numerose, e molte dipendono anche dalle possibilità del singolo proprietario di auto.
Tuttavia possiamo anche identificare 3 vantaggi principali:
- Qualità Garantita: i motori ricondizionati tramite il processo altamente tecnologico che abbiamo visto, garantiscono un’altissima affidabilità e una longevità paragonabili a quelli di un motore nuovo. Inoltre, ogni motore rigenerato è garantito per un minimo di 1 anno (fino ad un massimo di 2 anni), così come i pezzi nuovi di fabbrica;
- Risparmio: un motore rigenerato costa all’automobilista circa il 30% in meno rispetto a un suo omologo realizzato dalla casa madre, ma in questo caso il risparmio va inteso non solo come minor peso sulle tasche dei proprietari di auto. La “nascita” di un motore rigenerato richiede ovviamente molte meno materie prime; inoltre si stima mediamente che da 4 componenti danneggiati di un motore ne vengano recuperati 3 rigenerati perfettamente funzionanti;
- Rispetto per l’ambiente: in un mondo che vuole e deve essere sempre più green, dobbiamo tenere in considerazione che l’energia necessaria alla creazione di un motore rigenerato è circa l’80% in meno di quella necessaria alla casa madre per produrne uno nuovo, contribuendo a ridurre l’inquinamento atmosferico. Inoltre, la sostituzione di un vecchio motore con uno rigenerato abbatte le emissioni inquinanti, mandando in pensione un vettore usurato e poco amico dell’ambiente.
Affidati ai professionisti del motore rigenerato
In caso di danni seri, come la fusione del propulsore della nostra auto, sostituire il nostro motore guasto con uno rigenerato ci consente di risolvere il problema alla radice, dotando la nostra auto di un motore come nuovo, con un importante risparmio in termini di spesa e di tempi di attesa.
Per trovare l’alternativa più vicina a te, o anche solo per approfondire i pro e contro del motore rigenerato, affidati all’esperienza di F.I.R.
Sapremo consigliarti il fornitore più vicino dove trovare il tuo prossimo motore rigenerato.